DAVANTI ALLA NATURA DAVANTI ALL’INFINITO. CASPAR DAVID FRIEDRICH, PITTORE

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Goethe Zentrum Bologna
via De’ Marchi 4

Martedì 18 giugno 2024, ore 20,30

Il Ruggiero presenta

DAVANTI ALLA NATURA, DAVANTI ALL’INFINITO
Caspar David Friedrich, pittore (1774-1840)

La storia e lo spirito, i paesaggi e i colori

UN RACCONTO DI E CON EMANUELA MARCANTE E DANIELE TONINI

Testi di Caspar David Friedrich, Wolfgang von Goethe, Hans Christian Andersen, Heinrich Heine, Heinrich von Kleit, Wilhelm Müller

Musiche di Ludwig van Beethoven, Franz Schubert

Apparato visivo dall’opera pittorica di Caspar David Friedrich e di altri pittori romantici

Emanuela Marcante, voce recitante e pianoforte
Daniele Tonini, voce recitante, canto, flauto

Ingresso libero Prenotazioni e informazioni: cultura@istitutodiculturagermanica.com 051 7459292

… Il pittore non deve soltanto dipingere ciò che vede davanti a sé, ma anche ciò che vede in sé. Se però in sé non vede nulla tralasci pure di dipingere ciò che vede davanti a sé …
David Caspar Friedrich

… I suoi sono paesaggi dell’anima dove le persone, ritratte in lontananza e di spalle, diventano l’emblema del limite umano a confronto con la natura. Guardandoli ci rispecchiamo nella loro piccolezza …
Wim Wenders

Qui sotto il link alla pagina dedicata all’opera pittorica di Caspar David Friedrich

CASPAR DAVID FRIEDRICH

Gustaf Friedrich Kersting: Caspar David Friedrich in seinem Atelier

… Una sera sono stato a far visita al pittore Friedrich. È lui stesso che mi ha aperto la porta. È alto e snello, pallido, con sopracciglia folte e gli occhi infossati. Mi ha fatto entrare nel suo studio: una stufa, un piccolo tavolo, un cavalletto su cui non vi era nulla e i muri di un colore verdastro sui quali non vi era appeso niente. Infine, dopo averlo pregato, mi ha mostrato diverse sue opere: un delizioso quadro che rappresenta un albero senza foglie, una civetta su un ramo e la luna che appare dietro i rami. Niente terreno: e ciò produce un effetto che fa sognare. Egli mi ha fatto vedere molti disegni stupendi: niente figure; l’interesse deriva dalla posizione e dall’effetto. La sua maniera di eseguire è di un’ingenuità notevole. E come i grandi geni che dicono cose sublimi, con espressioni semplicissime … Le opere di quest’uomo costringono a sognare; sono molto poetiche e rendono ammirevolmente bene la tragedia del paesaggio …
David d’Angers

Caspar David Friedrich, Eule auf schmucklosem Baum

 

Johann Christian Clausen Dahl, il pittore norvegese legato a Friedrich da profonda amicizia, scrisse:

… Friedrich non è stato compreso in modo corretto dal proprio tempo, o almeno soltanto da pochi. La maggioranza ha visto nella sua opera un misticismo innaturale e ricercato. Ciò non è giusto. Anche se la sua pittura era spesso un po’ fredda, rivelava tuttavia i caratteri fondamentali di una grande fedeltà naturale e di una raffinata osservazione, sostenuti da una semplicità nell’osservazione che si avvicinava spesso ora alla meticolosità ora al vuoto. Di frequente Friedrich sembra aver superato le frontiere che separano pittura e poesia.
… Friedrich non è stato affatto un beniamino della fortuna e gli è accaduto ciò che spesso accade, nella loro vita, alle nature molto profonde, di essere cioè compresi correttamente da pochi e, dagli altri, in modo sbagliato. Il suo tempo ha visto nei suoi quadri idee costruite senza verità naturale. Per questo

Caspar David Friedrich, Kreidefelsen auf Rügen – Le scogliere di gesso dell’isola di Rügen, 1818 ca.

molti compravano le sue opere solo come curiosità o perché cercavano e trovavano in esse, soprattutto durante il periodo delle due guerre di liberazione, un significato particolare, cioè politico-profetico, l’allusione ad una mano onnipotente e invisibile che interviene nel confuso destino degli uomini e nella liberazione della Germania dall’oppressio­ne straniera. Artisti e inventori hanno visto in Friedrich solo una specie di mistico, poiché essi stessi cercavano solo l’elemento mistico … non hanno visto nella sua opera il vero e scrupoloso studio della natura; poiché Friedrich sapeva e sentiva, giustamente, che non si dipinge o non si può dipingere la natura stessa, ma le proprie sensazioni che, tuttavia, devono essere naturali. Friedrich considera tutto ciò in modo tragico … cosa che certamente era una conseguenza della sua personalità e, se non fosse stato così, non sarebbe potuto divenire ciò che è stato: uno degli uomini e degli artisti più originali e particolari che abbia mai conosciuto … Molti lo hanno imitato, ma ancora nessuno ha compreso come creare questo silenzioso senso dello spirito della natura che dà all’arte di Friedrich e ai suoi quadri, apparentemente spesso freddi, un fascino affatto particolare …

 

Caspar David Friedrich, Der Mönch am Meer – Monaco in riva al mare, 1808–10 Olio su tela, 110 × 171.5 cm Berlino, Alte Nationalgalerie

Caspar David Friedrich, Abend – Sera, ottobre 1824 Olio su tela, 20×27,5 cm Mannheim, Kunsthalle