MEB-Museo Ebraico di Bologna, via Valdonica 1/5
Domenica, 19 marzo, ore 16,30
IN DIALOGO CON BRUNO ZEVI
architettura, ebraismo, musica, letteratura e molto altro
con Emanuela Marcante e Daniele Tonini
con interventi di Vincenza Maugeri e Matteo Cassani Simonetti
Introduce Daniele De Paz, Presidente Comunità Ebraica di Bologna
Testi di Bruno Zevi, Franz Kafka, Franz Werfel, Giorgio Bassani, Martin Buber,
Abraham J. Heschel, Joshua Cohen
Narrazioni di Emanuela Marcante
Musiche di Salomone Rossi, Maurice Ravel, Gustav Mahler, Arnold Schönberg, George Gershwin e della tradizione ebraica
Architettura ed ebraismo sono al centro di un fondamentale e affascinante saggio di Bruno Zevi del 1974 Ebraismo e concezione spazio-temporale dell’arte: da questa sintesi di “pensiero e azione” zeviana si muoverà in dialogo con il grande architetto e storico dell’architettura il racconto de Il Ruggiero. Un approccio che si arricchisce di tutte quelle evocazioni culturali (Kafka, Mahler, Schoenberg, Soutine e molto altro) che “esplodono” nel saggio di Zevi e che “esplodono” da Zevi stesso, dalla sua cultura razionale e della sua “poesia immaginativa” interconnesse al suo discorso forte e personale sull’architettura.
Aprire un dialogo con Zevi permette di toccare poco per volta temi di sostanza e di profondità di cosa sia il rapporto dell’ebraismo – vissuto profondamente da Zevi – con il vivere, con le cose, con la forma, con la costruzione e la storia, con la musica, la letteratura e le arti visive. Un punto di prospettiva di ricerca da cui osservare con studio e attenzione specifica il lavoro di altri architetti che con Zevi hanno condiviso una formazione e frequentazione culturale ebraica e su come e con che criterio ci si possa interrogare sullo spirito e sul concetto di “architettura ebraica”.