LA VOCE DI FRANCESCO

Festival Francescano 2022
Domenica 25 settembre, ore 17.30

Piazza Maggiore

Convegno Francesco in piazza Istituto per la storia della Chiesa di Bologna
Dipartimento Storie Culture Civiltà, Università di Bologna
Festival Francescano

LA VOCE DI FRANCESCO

di e con EMANUELA MARCANTE  e DANIELE TONINI

Testi francescani e testi originali, apparato video, ricerca ed esecuzioni musicali dal vivo a cura di Emanuela Marcante e Daniele Tonini

Consulenza storico-scientifica di Jacques Dalarun

La narrazione si apre sulla città e sulla piazza che accoglie Francesco il 15 agostodel 1222, giorno dell’Assunzione, e sulla gente che riceverà le sue parole, intrecciando storie e accenti della gente di Francesco e della gente di Bologna: volti di comunità diverse e personaggi chiave del tessuto civile e produttivo bolognese – come Accursio – che si incontrano attorno alle sue parole.

Partendo da questo scenario il nostro occhio si muoverà verso l’osservazione dei segni salienti della sua “comunicazione” di predicazione e di “azione” di parola concreta e di poesia nella sua organizzazione di gesti e simboli: dal suo confronto con l’immagine del crocefisso (raccontando dei crocefissi di Bologna) al suo confronto con Dio e la Natura attraverso la parola e la poesia fino all’impatto visivo della sua tonaca, nella sua povertà, nella sua “provocazione”.

Per giungere alle parole che si scolpirono nell’anima dei bolognesi quel 15 agosto del 1222 attraverso una ricostruzione ideale ma “realisticamente attiva” della sua predicazione attraverso testi e riferimenti con la consulenza storico-scientifica di Jacques Dalarun e Marco Bartoli.

Dal testo dello spettacolo:

Il testo di Tommaso di Spalato ci dice:

In quello stesso anno [1222], nella festa dell’Assunzione della Genitrice di Dio, trovandomi allo Studio di Bologna, ho visto san Francesco che predicava sulla piazza antistante il palazzo comunale, ove era confluita, si può dire, quasi tutta la città. Questo era l’esordio del suo sermone: «Gli angeli, gli uomini, i demoni». Parlò così bene e chiaramente di queste tre specie di spiriti razionali, che molte persone dotte, ivi presenti, rimasero non poco ammirate per quel discorso di un uomo illetterato…

 

 

 

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