Massa Marittima, 17 agosto 2014, ore 21
Chiostro di Sant’Agostino
La poesia dantesca in musica e la sua espressione drammatica in dialogo con l’immaginario visivo dal Medioevo al Novecento
Ideazione di Emanuela Marcante e Daniele Tonini
DANIELE TONINI, basso-baritono, voce recitante
EMANUELA MARCANTE, pianoforte, voce recitante
PARTE PRIMA: L’OTTOCENTO
Musiche di: Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Francesco Morlacchi, Adauto Gaggi, Ferdinand Hiller, Robert Schumann
Come Dante aveva guardato alla Roma di Virgilio nel suo monumentale atto fondativo della lingua italiana, così l’Ottocento si rivolse a Dante e al Medioevo nel suo tentativo di rigenerazione e risorgimento culturale e politico. L’utopia dantesca, oltre a porsi come fonte d’ispirazione per gli artisti figurativi di tutta Europa, divenne anche uno dei grandi temi di ispirazione musicale col quale molti compositori si cimentarono.
Le interpretazioni dei grandi attori drammatici italiani e stranieri – ricordiamo qui per inciso solo Antonio Morrocchesi o Gustavo Modena – diedero una popolarità straordinaria all’episodio del conte Ugolino, mentre episodi come quello di Paolo e Francesca – grazie anche all’enorme successo ottenuto dal dramma di Silvio Pellico – o di Pia de’ Tolomei – messo in musica da Gaetano Donizetti – diedero ispirazione ad una difficilmente quantificabile quantità di opere drammatiche, melodrammi e spettacoli di tableaux vivants.
La grande intuizione lisztiana di vedere la sua sinfonia Dante accompagnata dalla proiezione di immagini in movimento grazie all’uso di lanterne magiche – progetto così economicamente oneroso da non potere essere mai realizzato – trova il suo ideale compimento nei circa quindici titoli cinematografici che le industrie cinematografiche italiana e statunitense seppero produrre tra il 1907 e il 1913.
Dante in musica nell’Ottocento non volle dire solo Commedia. Numerosi compositori si cimentarono anche con altro materiale poetico come i sonetti e con le volgarizzazioni di preghiere e testi sacri: Ave Maria, Pater noster, De profundis.
Il programma presenta, oltre al più significativo caso di tutta la letteratura musicale sull’argomento, il donizettiano Canto del conte Ugolino, dedicato ad uno dei più grandi cantanti dell’epoca, Luigi Lablache, altre pagine meno note, come l’intervento di Arrigo Boito che adatta al Klavierstück op. 85 n. 12 di Schumann i versi del Canto ottavo del Purgatorio o le brevi pagine rossiniane sulla Francesca da Rimini, e si apre con la riproposta dell’intonazione completa del Canto primo del pressoché sconosciuto Adauto Gaggi, musicista marchigiano che, dopo gli studi bolognesi con Stanislao Mattei, svolse una intensa carriera musicale a Roma.
La Divina commedia godette di grande diffusione internazionale grazie alle traduzioni in endecasillabi operate in francese, tedesco ed inglese, come testimonia la versione bilingue italo-tedesca del Canto del conte Ugolino di Francesco Morlacchi.
Il programma:
Programma Intonare Dante
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Salvatore Papa interpreta Dante Alighieri nel film muto L'Inferno, prodotto dalla Milano Films nel 1911 e diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro e Adolfo Padova |
Joseph Anton Koch (1768-1839), Illustrazioni della Divina Commedia. Canto I, Dante e le tre fiere |
William Blake (1757-1827), Dante e le tre fiere |
Ary Schaeffer (1795-1858), Le ombre di Paolo e Francesca appaiono a Dante e Virgilio, 1834 |
L'episodio di Paolo e Francesca in un fotogramma del film del 1911 della Milano Films |
Gustave Doré (1832-1883), Dante e Virgilio sul Cocito, 1861 |