TERZINE SULL’AMORE | TERZINEN ÜBER DIE LIEBE
L’incontro di Bertolt Brecht con Dante
Venerdì 26 novembre, ore 18
Goethe Zentrum Bologna
Via de’Marchi 4
Primo appuntamento del progetto Dante Deutsch: Brecht | Weiss | Werfel
Michael Dallapiazza in dialogo con Emanuela Marcante e Daniele Tonini
Testi di Bertolt Brecht, musiche di Kurt Weill e Hanns Eisler
Con la partecipazione in audio e video di Bertolt Brecht
Un dialogo sull’amore e sull’esilio che lega il poeta italiano al poeta e drammaturgo tedesco negli anni cardine (a partire dal 1928) della scrittura dell’Opera da tre soldi e di Mahagonny (in cui confluiranno le Terzine sull’amore, che evocano il Canto V dell’Inferno con Paolo e Francesca ) e quindi nel lungo periodo dell’esilio tra Svezia e Finlandia e negli Stati Uniti.
Brecht scrive versi intensi, compositi, umorali, musicali che si aprono in scenari in cui l’autore chiama a raccolta altri poeti amati, chiosando in primis causticamente il rapporto di Dante con Beatrice e sentendosi in seguito sempre più legato al destino dello stesso Dante come poeta esiliato e bistrattato dall’esclusione dal proprio paese.
Il nodo poetico e di vita Dante | Brecht è investigato e raccontato dal Prof. Michael Dallapiazza – Ordinario di germanistica presso l’Università di Bologna – in dialogo con Emanuela Marcante e Daniele Tonini e con letture di testi, immagini, video che riporteranno la voce di Brecht e le voci di protagonisti del suo teatro. Con ascolti di musiche dei grandi compositori che si intrecciano indissolubilmente alla vita creativa di Brecht – e si legano anche al suo rapporto con Dante – come Kurt Weill e Hanns Eisler attraverso esecuzioni storiche e brani dal vivo con la voce di Daniele Tonini e con al pianoforte Emanuela Marcante.
L’evento Dante | Brecht è il primo del progetto Dante Deutsch (Il Ruggiero con Goethe Zentrum Bologna e Lilec – Università di Bologna) che ci racconterà di Dante nella scrittura teatrale legata all’Olocausto de L’istruttoria (Die Ermittlung, 1965) di Peter Weiss (per il Giorno della Memoria, in collaborazione con il Museo Ebraico di Bologna) e nel romanzo di particolare “fantascienza” di Franz Werfel La stella degli uomini non nati (Stern der Ungeborenen, 1946).