MELANCHOLIE UND LIEBE DER GÖTTER UND HIRTEN | MALINCONIE E AMORI DI DEI E PASTORI

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Domenica 17 aprile 2016 ore 17
ASSOCIAZIONE CLAVICEMBALISTICA BOLOGNESE
Via Saragozza 86, Bologna

Venerdì 13 aprile 2018, ore 18
UNTERES SCHLOSS GAMBURG
Werbach

Domenica 15 aprile 2018, ore  20
ARS MUSICA AUB
Aub

Cantate e brani per cembalo tra Bologna e Londra e gli azzurri scenari di Donato Creti
Musiche di G.F. Haendel, G. Bononcini, F. Campeggi, O.A. Ariosti

Immagini e testi a cura di Daniele Tonini (canto) ed Emanuela Marcante (clavicembalo)

Prologo: la scena ha luogo tra Bologna e Londra: i musicisti Händel e Bononcini parlano di musica e colore e ragionano sul pittore Donato Creti, sulle sue Tombe Allegoriche destinate all’inglese Mc Swiny e sul grande quadro di Mercurio e Paride. E sulle figure femminili immerse nell’azzurro della sua pittura

Georg Friedrich Händel (Halle,1685- Londra,1759), Praeludium e Allegro dalla Terza Suite in re minore per clavicembalo HWV 438 (pubblicazione 1720)
Giovanni Bononcini (Modena,1670- Vienna,1747), Già tra l’onde il sol s’asconde, Cantata per voce di basso e b.c. (s.d., manoscritto proveniente dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, testo di anonimo)

Prima scena, che tratta di mostri giganti, di amori e malinconie di dei e pastori con le storie di Argo e Polifemo e delle ninfe delle acque e delle selve. Con lo struggimento del canto e la rabbia della passione

G. F. Händel, Aria con cinque variazioni dalla Terza Suite in re minore per clavicembalo
G. F. Händel, O ruddier than the cherry, aria di Polifemo da Acis and Galatea, opera pastorale su testo di John Gay (1a versione 1739)

Seconda scena, che tratta dei misteriosi Dormienti di Donato Creti tra vita, morte e rigenerazione. E che racconta del mito di Chirone, del suo insegnamento e della sua scienza, e canta la storia tra cielo, natura e inferi di Plutone e Proserpina

Francesco Campeggi (Bologna ?- 1742), Sonata per il cembalo in sol minore, (s.d., manoscritto proveniente dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, edizione a cura di Donata Bertoldi, Bologna, 2015)
Ottavio Attilio Ariosti (Bologna, 1666- Londra, 1729), Il ratto di Proserpina, Cantata per voce di basso e b.c., (s.d., manoscritto proveniente dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, testo di anonimo)


Donato Creti (Cremona 1671 – Bologna 1749) è un pittore della scuola bolognese. La sua storia di artista viene dalla pittura seicentesca dei Carracci e soprattutto di Guido Reni, ma viene anche dalla pittura veneziana e dal Veronese, che amava moltissimo. Le sue figure sono eleganti e sfuggenti, di una bellezza che trafigge e turba, immerse nel suo azzurro malinconico, nel verde, tra il cielo e la natura, tra dei e santi. Donato Creti – e la pittura di alcuni suoi contemporanei sempre legata a Bologna – ci accompagneranno in questo percorso di “malinconie e amori di dei e pastori”. Dei e pastori tutti figli della lettura, della conoscenza, del “saccheggio” per la pittura, per il teatro, per la poesia delle Metamorfosi di Ovidio. Così avremo, da Ovidio, la storia di Dafne inseguita da Apollo folle d’amore, quella del pastore Polifemo innamorato e furioso contro la felicità della ninfa Galatea e del suo Aci, quella del guardiano Argo dai cento occhi e dei desideri d’amore di Giove e infine il racconto del fuoco d’amore che spinge Plutone e rapire Proserpina. A questi personaggi faranno da contrappunto il pastore infelice della cantata di Giovanni Bononcini Già tra l’onde il sol s’asconde, il Polifemo di Georg Fr. Händel, il Plutone innamorato di Ottavio Attilio Ariosti della cantata Il ratto di Proserpina e quindi le musiche per cembalo di Händel e del bolognese Francesco Campeggi, e una sonata volta al flauto del “bolognese” Arcangelo Corelli.

 

Of all the Bolognese painters of his time, Donato Creti – “the Guido Reni of the eighteenth century” – is the one whose early development was most closely bound up with the extraordinary cultural ferment that characterized Bologna during the late seventeenth and early eighteenth centuries. His formative years saw the gradual birth of the Accademia Clementina, the city’s first and only public art academy, and slightly preceded the creation in 1714 of the Institute of Science, an important event in the history of the Enlightenment. The Accademia was open to scientific innovation, experimentation, and an approach to teaching marked by a cosmopolitan spirit and the complementary application of various disciplines. In this, it differed from the University of Bologna, which remained reluctant to accept new ideas from outside Italy.

During the same period, Bologna also experienced a renewal in the aesthetic an literary fields that soon brought it up to date both with the reforming impulses originating in France and with the Arcadian sensibility originating in Roma.

In the sciences, as in literature and the arts, this new cultural climate had been promoted by several private academies.

Carla Bernardini, in Donato Creti, Melancholy and Perfection, Bologna-New York 1998

Oberes und Unteres Schloss Gamburg