Il Ruggiero per Kafka a centro anni dalla scomparsa dello scrittore
In occasione dell’inaugurazione della mostra
KOMPLETT KAFKA | A TUTTO KAFKA
al Goethe Zentrum Bologna basata sul lavoro di Nicolas Mahler
Goethe Zentrum Bologna
via De’ Marchi 4
Martedì 5 novembre 2024, ore 18,30
Il Ruggiero presenta
IL GIOVANE KAFKA
SBARCA IN AMERIKA
Sogni, avventure, città, teatri, cinema, scrittura di un “disperso” praghese e tedesco.
UN RACCONTO DI E CON EMANUELA MARCANTE E DANIELE TONINI
Testi originali di Emanuela Marcante e brani da Amerika e da altre opere di Franz Kafka
Narrazioni, apparato visivo e musiche a cura di Emanuela Marcante e Daniele Tonini,
con immagini e spezzoni di film dal muto a Fellini.
Musiche e canzoni tra l’Europa e l’America del primo Novecento, dal repertorio yiddish a Irving Berlin
Emanuela Marcante, voce recitante e pianoforte
Daniele Tonini, voce recitante, canto, flauto
Ingresso libero. Prenotazioni e informazioni: cultura@istitutodiculturagermanica.com 051 7459292
Qui potrete trovare le attività e i video dedicati a Kafka da Il Ruggiero
Un nostro viaggio nel mondo di Kafka e nell’attualità di Kafka, partendo dal romanzo più “avventuroso”, raccontandovelo come un “prontuario di luoghi kafkiani” ma anche come semplice e perfetta storia di formazione di un sedicenne “Pinocchio nelle Americhe” alla scoperta del mondo e di se stesso. Una storia travolgente, un Kafka “reporter” di un mondo che non avrebbe mai visto ma di cui ci dà spaccati dirompenti. Tra questi la parata di una elezione americana. Proprio nella serata delle nuove elezioni americane…
E quindi… cosa vogliamo “vedere” veramente leggendo Kafka?… sconfitta e nichilismo insostenibili…? oppure vogliamo misurarci “con la lama del coltello” dell’intelligenza kafkiana – parafrasiamo le sue parole – che ci parla incessantemente della realtà del nostro quotidiano, esteriore e interiore, e delle nostre vite in continua ansia di movimento, vite che ci propongono continue lotte, speranze fallaci, amori “incompleti”, ingiustizie e frustrazione? E per di più quel dover lavorare per vivere accettando il potere – quanto spesso ingiusto e stupido – di altri sui nostri desideri e sulla nostra felicità fino alla conclusione della nostra parabola, senza ovviamente nessun lieto fine, senza poter conoscere nulla… Ma ogni personaggio di Kafka vive con una speranza, negata alla fine oppure lasciata sospesa, ma palpitante e paziente in ogni momento, come la nostra vita di cui non conosciamo il domani…
Da Il fuochista, primo capitolo di Amerika
Quando il sedicenne Karl Rossmann, mandato in America dai suoi poveri genitori perché una cameriera l’aveva sedotto e aveva avuto un figlio da lui, entrò nel porto di New York sulla nave che aveva rallentato, vide la statua della Libertà tanto a lungo contemplata, come se attorno ad essa la luce del sole si fosse improvvisamente fatta più intensa. Il braccio con la spada svettava alto come se si fosse alzato allora, e attorno alla sua figura aleggiava libera l’aria.
«Com’è alta!», si disse, e giacché non pensava minimamente a muoversi fu spinto via via contro il parapetto dalla folla sempre più folta di facchini che gli passavano accanto.
Un giovanotto con cui aveva fatto una superficiale conoscenza durante il viaggio gli disse passando: «Non ha ancora voglia di scendere?». «Io sono pronto», disse Karl e lo guardò ridendo, e un po’ per spavalderia, e un po’ perché era un ragazzo robusto si mise la valigia in spalla. Ma guardando il suo conoscente che già si allontanava con gli altri facendo lievemente oscillare il bastoncino, si accorse costernato di aver dimenticato giù nella nave il suo ombrello. Pregò in tutta fretta il conoscente, che non parve molto entusiasta, di aspettare per cortesia qualche istante accanto alla sua valigia, diede un’ultima occhiata al luogo per raccapezzarsi al ritorno e si allontanò di corsa.
Di sotto trovò con disappunto che un passaggio il quale gli avrebbe di molto accorciato il percorso, era stato chiuso, il che verosimilmente aveva a che vedere con lo sbarco dei passeggeri, e dovette faticosamente cercare delle scale che scendessero fino in basso attraverso corridoi che piegavano in continuazione, una cabina vuota con una scrivania deserta, sinché non si fu davvero perso del tutto, dato che aveva fatto quel percorso una volta o due soltanto, e sempre in numerosa compagnia. Nel suo sgomento, e poiché non incontrava nessuno e sopra di sé udiva soltanto il continuo scalpiccio di migliaia di piedi, e di lontano percepiva l’ultimo ansito delle macchine già spente, senza riflettere si mise a bussare a una porticina davanti alla quale si era fermato nel suo girovagare.
«È aperto», gridarono da dentro, e con vero sollievo Karl apri la porta. «Perché bussa cosi come un pazzo?» chiese un uomo gigantesco dandogli appena un’occhiata…
Venerdì 8 novembre, ore 17,30
ASSOCIAZIONE CULTURALE ITALO-TEDESCA di RAVENNA
presso l’Aula Magna della Casa Matha
piazza Andrea Costa 3, Ravenna
Conferenza di Emanuela Marcante
FRANZ KAFKA:
IL SUO MONDO, I SUOI PERSONAGGI, IL SUO LASCITO
Un percorso per leggere e rileggere uno scrittore chiave del Novecento tra vita e scrittura
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Sabato 23 novembre, ore 18
Libreria Musicale Ut Orpheus
via Marsala 31/E
Incontro
LA METAMORFOSI DI KAFKA
Emanuela Marcante e Daniele Tonini
in dialogo con
Ivan Cipressi e Antonello Lombardi
Un racconto di parole e immagini con Emanuela Marcante e Daniele Tonini per entrare assieme nel capolavoro di Kafka in contrappunto con le incursioni “metamorfiche/ cinematografiche” di Ivan Cipressi e “metamorfiche/canettiane” di Antonello Lombardi. Testi da La metamorfosi di Franz Kafka e da opere di Elias Canetti con immagini, spezzoni cinematografici e musiche