
Catania, Monastero dei Benedettini
Lunedì 3 dicembre 2018, ore 18,30
Trieste, Casa della Musica
Giovedì 14 marzo 2019, ore 18,30
Bologna, MEB – Museo Ebraico di Bologna
Mercoledì 16 settembre 2020, ore 21
In occasione della mostra
Gli Astri di Horn – L’astronomo che ha progettato il futuro
Museo Ebraico di Bologna, con Sofos, INAF – Osservatorio Astronomico di Bologna e il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna
Bologna – Catania – Trieste
LA MUSICA DEI PIANETI
gli astri di Horn D’Arturo
Uno spettacolo di e con
EMANUELA MARCANTE e DANIELE TONINI
Testi di
Guido Horn D’Arturo, Galileo, Leopardi, Cervantes
Testi originali di Emanuela Marcante
Video e realizzazione di Daniele Tonini
Ricerca musicale e iconografica di Emanuela Marcante e Daniele Tonini
Musiche di Vincenzo Bellini, Maurice Ravel, Salomone Rossi, John Dowland, Benedetto Marcello, Johann Sebastian Bach, Johannes Brahms, Karlheinz Stockhausen, Charlie Chaplin e altri

Lo spettacolo è un intenso e appassionante intreccio tra momenti della vita di Guido Horn d’Arturo ed estratti dai suoi scritti sul telescopio a tasselli e il rapporto dell’astronomia con la letteratura, l’arte e la musica, dall’armonia delle sfere alla sonda Voyager I.
Ai testi, ai video e alle immagini si legherà la musica: da quella del catanese Vincenzo Bellini (a cui venne intitolato l’osservatorio catanese nel 1876) alla musica dei pianeti shakespeariana, dalla musica ebraica di Salomone Rossi e Maurice Ravel a quella dedicata dallo stesso Ravel a Don Chisciotte “cacciatore di stelle”, dalla musica zodiacale di Stockhausen al preludio e fuga dal I volume del Clavicembalo ben temperato di Bach – in viaggio fuori dal sistema solare con Voyager I – dall’evocazione settecentesca della Corona Boreale di Arianna alla musica di Charlie Chaplin. Tutto in onore di Horn.

Tra testi originali e estratti dal Mercante di Venezia di Shakespeare, dalla poesia e dalla Storia dell’Astronomia di Giacomo Leopardi, dal Sidereus Nuncius di Galileo, dal Don Chisciotte di Cervantes, da Chaplin (tutti autori amati da Horn d’Arturo) e altro si parlerà della Trieste di Horn e dei moderni telescopi basati sul suo specchio a tasselli, dell’Osservatorio di Catania come del settecentesco Istituto delle Scienze di Bologna, dell’intenso rapporto di Horn, tra arte e scienza, con il pittore Giorgio Morandi, della meridiana di Cassini come del progetto CTA e della radiazione Cherenkov.
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